Se la gente va a curarsi fuori provincia, vuol dire che le cose non sono andate bene”.
Conferenza dei sindaci riunita a palazzo dei Priori, Bambini ed Equitani attaccano Macchitella.
“Si crea disagio a una larga fetta in ambito territoriale, la parte a nord, con cinquantamila persone . Un’area scoperta, con gente che cerca risposte giuste al di fuori di Viterbo. Non capisco il senso di unire nei distretti zone distanti come Tarquinia e Acquapendente, con una direzione a Tarquinia.
I sindaci della mia area devono muoversi a difesa del territorio”. Che la zona nord sia in sofferenza, lo ribadisce anche il sindaco di Acquapendente Bambini. La regione nel frattempo ha bloccato l’approvazione degli atti aziendali nelle Asl del Lazio, ma questo non vieta di poter discutere dei principi con cui è stato predisposto quello della Tuscia. In attesa d’avere indicazioni da Roma.
Lo ha chiarito all’inizio della conferenza, il commissario Luigi Macchitella. “E’ stata sospesa l’attuazione degli atti aziendali – osserva Macchitella – per ridefinire tra l’altro i confini della Asl romana e le vicende legate al 118. Nel momento in cui arriveranno le indicazioni le applicheremo, ma punti quali le case della salute, la riorganizzazione interna dell’ospedale, la rete dell’emergenza, possono comunque essere discussi”.
In discussione un documento proposto dai sindaci, in cui fra l’altro si chiede di recuperare i 115 posti letto che mancano alla provincia, rafforzare l’emergenza e un’adeguata copertura del personale per i vari servizi.
Con lo stop da parte della regione all’atto, non siamo che all’inizio.
Conferenza dei sindaci riunita a palazzo dei Priori, Bambini ed Equitani attaccano Macchitella.
“Si crea disagio a una larga fetta in ambito territoriale, la parte a nord, con cinquantamila persone . Un’area scoperta, con gente che cerca risposte giuste al di fuori di Viterbo. Non capisco il senso di unire nei distretti zone distanti come Tarquinia e Acquapendente, con una direzione a Tarquinia.
I sindaci della mia area devono muoversi a difesa del territorio”. Che la zona nord sia in sofferenza, lo ribadisce anche il sindaco di Acquapendente Bambini. La regione nel frattempo ha bloccato l’approvazione degli atti aziendali nelle Asl del Lazio, ma questo non vieta di poter discutere dei principi con cui è stato predisposto quello della Tuscia. In attesa d’avere indicazioni da Roma.
Lo ha chiarito all’inizio della conferenza, il commissario Luigi Macchitella. “E’ stata sospesa l’attuazione degli atti aziendali – osserva Macchitella – per ridefinire tra l’altro i confini della Asl romana e le vicende legate al 118. Nel momento in cui arriveranno le indicazioni le applicheremo, ma punti quali le case della salute, la riorganizzazione interna dell’ospedale, la rete dell’emergenza, possono comunque essere discussi”.
In discussione un documento proposto dai sindaci, in cui fra l’altro si chiede di recuperare i 115 posti letto che mancano alla provincia, rafforzare l’emergenza e un’adeguata copertura del personale per i vari servizi.
Con lo stop da parte della regione all’atto, non siamo che all’inizio.